A Komodo con Cruising Indonesia

comodocruise_1Sono emozionato. Nonostante questo sia il mio terzo viaggio, Komodo non mi stanca, anzi prima ancora di fare questa crociera so già che cercherò la opportunità di ritornare anche nel 2010. L'attrazione è divenuta irresistibile.
Il nostro viaggio incomincia con il pick up nell'hotel di Bali per il volo a Labuanbajo. Nel piccolo aeroporto ci attende  il direttore di crociera della nostra barca, un breve viaggio di una ventina di minuti e siamo al porto.

Una volta imbarcati e fatto il giro della barca, siamo pronti per la check dive a Wainilu, una immersione in acqua bassa ideale per il muck diving. Avvistiamo alcuni critters, Juvenile Batfish, Juvenile Sweetlips, barramundi e gamberetti mantis. La scoperta più affascinante dell'immersione è stato un gigantesco nudibranco Melibe che si muove come un aspirapolvere naturale, spostando la sabbia per trovare cibo. L'immersione serale, nello stesso posto ci permette di avvistare il Pesce Mandarino e un Dragonet, per molti sulla barca, il primo della loro vita.

INCONTRO RAVVICINATO CON IL DRAGONE

Al mattino seguente alle sei siamo in piedi, ci attende il trekking sull'isola di Rinca per vedere i famosi varani. Questi superstiti del giurassico, vivono solo su tre delle isole del Parco Nazionale di Komodo; Rinca, la stessa Komodo e Gili Motang. Avendo visitato entrambe, Komodo e Rinca, posso dire che nell'ultima ci sono più possibilità di vedere i dragoni nel loro selvaggio ambiente naturale, piuttosto che vederli girare intorno alle capanne dei rangers in cerca di avanzi di cibo, come succede a Komodo.

A Rinca la scelta è tra due itinerari, giro lungo o corto; noi abbiamo scelto di fare il lungo, 6 km, che ci ha impegnati per un paio d'ore con il sole del mattino che si faceva sempre più caldo.

Abbiamo avuto la fortuna di avvistare un buon numero di animali, bufali d'acqua, scimmie, uccelli e diversi incontri ravvicinati con i varani. Il nostro gruppo è stato impegnato da un varano nel letto di un fiume asciutto, e in un paio di occasioni abbiamo dovuto accelerare il passo mentre il ranger teneva a bada il varano con il particolare bastone dal terminale  biforcuto, unica arma in sua dotazione.

Nel pomeriggio ci siamo immersi due volte a Tatawa Besar sull'isola di Padar. Dopo l'adrenalina del tour mattutino, le immersioni sono state quanto di più rilassante si possa immaginare, uno splendido reef, con macchie di coralli molli dai colori resi vividi dalla brillante luce del sole del primo pomeriggio che filtrava nell'acqua trasparente. Nel blu intenso dell'acqua, nuvole di pesci guizzavano ovunque e per tutta la durata dell'immersione. Nonostante la mancanza di correnti, nessuno si è lamentato che la seconda immersione fosse programmata nello stesso posto. La notturna si è svolta nel sito chiamato "bus stop" dove abbiamo incontrato tra gli altri un Starry Octopussy e un minuscolo Bobtail Squid.

ALLA RICERCA DEI CRITTERS: CANNIBAL ROCK, YELLOW WALL E CRINOID CANYON

comodocruise_2Durante la notte la barca si è trasferita da Padar, a quella che è una delle più desolate e belle località Indonesiane, Horseshoe Bay. La baia si trova nell'estrema parte Sud di Rinca ed è sede di alcune delle più rappresentative zone di immersione di Komodo, nonché della locale popolazione di varani che si aggirano sulla altrimenti attraente spiaggia. Non ci sono rangers da queste parti a togliervi dai guai.

Nei due giorni passati all'ancora a Horseshoe Bay, abbiamo potuto effettuare le 4 immersioni al giorno programmate. La prima è stata alla leggendaria Cannibal Rock, così soprannominata dopo che un varano è stato avvistato mentre mangiava un suo simile. La temperatura dell'acqua è sensibilmente più bassa rispetto al Nord di Komodo, in media l'acqua si aggira intorno ai 24 gradi e può scendere fino a 19. La roccia è zeppa di coralli molli e duri,  crinoidi con i colori giallo e verde predominanti. Avvistamenti di impressionanti rare creature, dal pesce rospo gigante a enormi nudibranchi, alla Rinophia giallo oro, insieme a tartarughe, Lionfish e gamberetti mantis. E uno di quei posti, dove  non sai dove guardare. Abbiamo fatto 3 immersioni a Cannibal Rock, compresa una notturna.

Yellow Wall e Crinoid Canyon si trovano nella parte opposta della baia e sono topograficamente simili, pareti sprofondanti ricoperte di spettacolari tappeti di coralli molli e crinoidi. Nella parte superiore, in acque basse entrambi questi siti brillavano di luce, grazie alle splendide giornate di sole che permettevano di vedere non solo la parte immersa, ma anche le rocce fuori dall'acqua.

Avevo pensato di saltare l'immersione a Torpedo Alley, ritagliandomi il tempo per un sonnellino, quando sono venuto a sapere che le nostre guide, Gusti e Wayan avevano scoperto non una ma due Rinophia insieme. La Rinophia è estremamente rara e difficile da avvistare, per cui l'averne trovate due insieme era realmente un colpo. Entrambi Gusti e Wayan sono dei veri esperti, ero stato con loro in precedenti viaggi e devo dire che sono in gran forma anche questa volta. Nell'immersione notturna Torpedo Alley ci ha regalato altre sorprese,  la più eclatante è stato l'avvistamento di un Bobbit Worm, il primo per me.

MANTA ALLEY

Da Horseshoe Bay ci siamo spostati a Manta Alley nella baia di Tora Langkoi. Un altro sito da non perdere, in cui le mante, probabilmente le più aggraziate creature degli oceani  nuotano in massa nella corrente per nutrirsi di plankton. Abbiamo fatto tre eccezionali immersioni in questo luogo, di cui la terza è stata la più bella. Al mattino abbiamo incontrato una corrente fortissima che ha spinto indietro nel canale alcuni di noi. Cominciavo a temere che ci saremmo persi lo spettacolo quando 4 mante sono passate proprio sopra le nostre teste nella sporgenza dove ci eravamo aggrappati per riposare. È Stato l'inizio di una magica immersione in cui le mante sembravano danzare intorno a noi, arrivando da tutte le direzioni e per tutta la durata della nostra ora sul fondo. Ogni volta che pensavamo che lo spettacolo fosse finito le mante ritornavano da  direzioni diverse, formando un treno di 3 o 4 muovendosi in perfetta sincronia una dietro l'altra fino scomparire nel blu.

Nella successiva immersione siamo tornati nel canale, dove la corrente aveva nel frattempo invertito la direzione spingendoci in avanti fino a girare l'angolo, dove quasi ci scontriamo con non meno di 9 mante, che sembravano sospese nella corrente. Fino al momento della risalita le mante incuranti della nostra presenza continuarono a rimanere perfettamente a loro agio fino a quando finirono il loro pieno di plankton.

Nella terza immersione la corrente era sparita e con essa le mante, che erano risalite sul reef e stavano sopra di noi in quello che sembrava un grande gioco senza fine, imperturbabili alle nostre bolle a dai flash delle fotocamere. Ho speso l'ultima mezz'ora in meno di 5 metri di acqua osservando le mante apparire e scomparire nell'acqua che adesso incominciava ad assumere un colore grigio mano a mano che la luce del giorno andava scomparendo. Dopo 85 minuti, con riluttanza ho dovuto terminare l'immersione, con le mante che roteavano appena sotto di me.

Se c'è un posto a Komodo dove voglio tornare questo è Manta Alley.

CASTLE ROCK E CRISTAL ROCK

comodocruise_3Il giorno successivo siamo all'isola di Gili Lawa Laut, nei siti di Castle Rock, Cristal Rock e Ligthouse dove mi ero già immerso in un precedente viaggio. Questo luogo mi riportava dei bellissimi ricordi, specialmente Castle Rock dove avevo avuto due bellissime immersioni che avevo subito classificato tra le migliori 10 della mia vita. Mi sarei dunque meravigliato se avessi trovato migliori condizioni rispetto alla volta scorsa. Siamo rimasti due giorni in questa zona immergendoci 3 volte a Cristal Rock e 2 a Castle Rock. Prima delle immersioni è d'obbligo consultare la carta delle maree per evitare le pericolose correnti. La prima immersione si è svolta in acque quasi calme e senza grande presenza della vita marina che ricordavo dalle volte precedenti, i coralli erano invece bellissimi, abbiamo passato molto tempo osservando 2 calamari giganti mentre depositavano le loro uova in un grande estensione di corallo Staghorn. Nella seconda immersione a Cristal Rock abbiamo incontrato un grande Napoleon Wrasses di oltre un metro di lunghezza, e l'atmosfera era elettrica per la presenza di banchi di Jackfish e di fucilieri che saettavano intorno a noi senza curarsi della nostra presenza.

Quando siamo scesi di nuovo a Castle Rock, ci siamo fermati su un plateau di roccia che da   15 metri sprofondava nel blu. E stato come stare davanti a un mega schermo ed osservare, senza esagerare, in quello che nella precedente immersione era stato un posto tranquillo, migliaia e migliaia di pesci; tonni Dogtooth, squali pinna bianca, Jackfish, fucilieri snappers e una Baitball profonda decine di metri e con centinaia di migliaia di unità movendosi all'unisono attraverso i raggi di sole che penetravano nell'oceano.

Forse la cosa più stupefacente è come tutto il sito di Castle Rock è invaso dalla luce ed i riflessi del sole, Wayan ed io eravamo gli unici divers davanti al mega schermo a goderci l'immensa palla di pesci. Incredibile. Poi velocemente come era cominciato lo spettacolo finì, in un minuto il mare che era pieno di pesci, si svuotò.

SANGEANG, SOTTO IL VULCANO

A nord di Gili Lawa Laut si trova il vulcano ancora attivo di Sangeang. Ci sono diversi siti qui, tutti con la stessa topografia, colorate barriere in contrasto con la sabbia nera vulcanica del fondale, e le bolle di zolfo che escono dal magma ribollente in profondità sotto la crosta terrestre. Immergersi a Black Magic, Bubble Reef e Tikno Reef offre il carosello di colori dei critters, specialmente il vivido arancio del pesce rospo che si nasconde nei coralli molli di Tikno Reef.

GILI BANTA

Il maltempo ci ha impedito di fare altre immersioni a Sangeang il giorno successivo. La visibilità era praticamente zero a Bontoh, cosi che fummo felici di spostarci a Gili Banta e ai suoi siti, Stairway to Heaven e K2. L'ultima notturna del viaggio è stata particolarmente buona, specialmente quando ci siamo dedicati alla ricerca degli Stargazer, che aspettavano le loro prede nascosti nella sabbia.

VERSO CASA, SABOLAN E RAJA

Gli ultimi due giorni del nostro viaggio comprendevano solo 3 immersioni al giorno, per il fatto di dover arrivare a Maumere in orario. E stato un peccato non poter fare la terza immersione al penultimo giorno. Le due immersioni del mattino a Sabolan sono state divertenti, nonostante un non grandissimo numero di pesci e dei bei coralli, la primadonna è stato un pesce coccodrillo che abbiamo visto durante la prima immersione. La ultima immersione a Pulau Raja è stata una sfida inaspettata, si tratta di una immersione poco praticata, chiamata School House perché si possono vedere i bimbi nella loro scuola di legno sulla costa di fronte al sito. Nonostante la presenza di trappole per i pesci e i segni di vecchie esplosioni di dinamite, il posto che sembrava mediocre si è trasformato in una bellissima immersione. Una volta entrati siamo scesi lungo una parete di circa 8 metri scoprendo pareti incrostate di grandi ventagli, barili e piatti di corallo, uno dei quali poteva tranquillamente nascondere un diver.

CONCLUSIONE

Dopo aver visto Komodo per la terza volta, ho voglia di ritornare per altre immersioni. La strepitosa  varietà dei siti che si possono vedere in 8 giorni di crociera, le temperate acque di Cannibal Rock, le calde tropicali acque di Sangeang fanno di Komodo un'area veramente unica per il diving. Qui trovi il meglio di entrambi i mondi subacquei, grandi pesci, mante, ed enormi masse di pesci in azione. Inoltre una  quantità di piccoli sorprendenti animali.

La sensazione di fare un viaggio epico, a vedere i varani nel bellissimo desolato scenario di questo parco, "Patrimonio dell'Umanità".

Nonostante Komodo sta ormai diventando una destinazione popolare raramente si incontrano altre barche. Abbiamo incrociato una barca con dei giapponesi a Cannibal Rock, ed è stata l'unica volta in cui c'erano altri divers in acqua insieme a noi. Un luogo la cui bellezza teme pochi confronti. Chris. Novembre 2009.



Cruising Indonesia

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