L'alga ostreopsis

L'alga ostreopsis: questa alga, che fa tanto discutere. Appartenente alla famiglia delle Dinoficee, l’Ostreopsis è il genere di una microalga di origine tropicale. Ama le temperature elevate e la luce: per questa ragione si sviluppa soprattutto sotto costa nei primi metri d’acqua dalla riva. Vive sul fondo (è un’alga bentonica, che fa parte cioè del benthos, il complesso di organismi che vivono stabilmente sul fondale), e si struttura al di sopra di altre alghe: si chiama perciò epifita. Si nutre di sali di azoto e fosforo e l’eccessiva concentrazione di questi elementi (per lo più legata agli scarichi delle acque di fogna mal depurati), è una condizione necessaria per la “fioritura” (diffusione della specie).

La “fioritura” provoca la diffusione di milioni di cellule per litro di acqua e avviene solo per la contemporanea presenza di più fattori tra cui l’abbondanza di nutrimento, l’alta pressione atmosferica, condizioni di mare calmo e luminosità prolungata (le lunghe e assolate giornate di agosto sono state, dunque, condizione ideale).
Il genere ostreopsis si compone di varie specie: siamensis, heptagona, lenticularis, mascarenensis. Tutte producono tossine responsabili principalmente del ciguatera, una neurointossicazione che può causare moria di pesci e invertebrati e indurre uno stato morboso acuto nell’uomo caratterizzato da vertigini, febbre alta, dilatazione delle pupille, tosse, irritazione delle vie respiratorie e dissenteria se si ingeriscono organismi a loro volta intossicati sia cotti che crudi visto che le tossine per la loro natura termostabile non vengono distrutte dalla cottura del cibo.

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