Fase due del progetto Archeomar

Questi giorni sono salpate le imbarcazione della flotta del progetto Archeomar per l’individuazione di siti e relitti sommersi e la raccolta dei dati per il censimento e la mappatura dei fondali marini delle regioni Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, La ricerca si avvale delle più moderne tecnologie in uso per il rilievo geofisico, un imponente impiego di mezzi nautici e mezzi speciali come, ad esempio, i sottomarini e i ROV mezzi speciali filo guidati che possono raggiungere una profondità di 500 metri.
Essenziale per l’inizio della fase due è stata l’individuazione, nella fase uno, dei dati e delle informazioni, iconografiche e documentarie essenziali per la raccolta presso le Regioni interessate alla ricerca.
L’importante collaborazione con le Forze dell’Ordine Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, l’Istituto Idrografico e l’Archivio Storico della Marina Militare, porterà un notevole contributo per l’individuazione di nuovi relitti antichi e moderni.
Il lavoro di monitoraggio eseguito presso le coste delle quattro regioni italiane interessate, vedranno coinvolti anche i circoli subacquei e pescatori delle marinerie presenti sul territorio individuato della ricerca del Progetto Archeomar, per acquisire nuove e utili informazioni che offriranno un notevole contributo alla conoscenza sistematica del territorio sommerso.
Tutti i dati raccolti nella seconda fase saranno organizzati in un Sistema Informativo Territoriale progettato, studiato presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali sistema informatizzato che permette di gestire i dati disponibile raccolti; quest’ultimi verranno messi a disposizione Soprintendenze e delle Forze dell’Ordine e saranno costantemente aggiornate con nuove informazioni.
La rilevazione dei siti e relitti archeologici sommersi sono stati eseguiti secondo i criteri progettuali adottati dal Comitato Scientifico del Ministero per i Beni e Attività Culturali all’interno del Progetto. Per informazioni: 06.5843.4769